L’origine del mondo fra storia e Bibbia

 

 

Classe terza primaria, stanno per arrivare le vacanze di Natale e ci ritroviamo tra colleghi per discutere su ciò che abbiamo intenzione di fare insieme ai bambini una volta terminate le vacanze. “In storia, dopo aver conosciuto l’ambiente in cui viviamo e le sue origini, è ora di parlare di come è nato il mondo e della famosa teoria del Big Bang”. Ed è così che la mia collega esordisce con “Eh sì, preparati che avranno   tantissime domande perché quando abbiamo trattato la Genesi erano molto curiosi di questa apparente contraddizione tra storia e religione”. Ecco… come iniziare l’anno con il botto (a proposito di “Bang”!). La risposta la so ma il rischio è quello di dare una spiegazione frettolosa che semplifichi un po’ l’argomento e non valorizzi questa preziosa curiosità. Si sa, da sempre l’uomo si interroga sull’origine del mondo, figuriamoci i bambini che sono i re dei “perché”. Decidiamo, quindi, di dare importanza a questa curiosità e di chiamare in aiuto Lorenzo Destro, un caro ex alunno a cui sta molto a cuore l’argomento. Lorenzo ci spiega brevemente la teoria del Big Bang che i bambini conoscevano già un po’ e poi ci pone davanti la domanda “E Adamo ed Eva quindi? Chi ha ragione? Gli scienziati o la Bibbia?”. Dopo un lungo dialogo arriviamo alla conclusione che questa apparente contraddizione non esiste. Ci spiega che intanto nella Bibbia ritroviamo la visione del mondo propria del tempo in cui sono stati scritti i testi e all’epoca non sapevano neppure come fosse fatto il mondo. 

Arriviamo alla conclusione che in realtà si pongono domande diverse: la storia si chiede cosa sia successo e come si è creato il mondo e la religione si chiede chi e perché sia stato creato. Lorenzo ci ha poi raccontato che il primo fisico ad ipotizzare la teoria del Big Bang è stato Lemaître che, tra le altre cose, era un sacerdote cattolico. E se non l’ha vista lui la contraddizione!

maestra Nicoletta