A SCUOLA CON MATTEO SEVERGNINI

Un sogno realizzato

 

Buongiorno ragazzi, siete pronti a partire verso l’Equatore, destinazione

Africa centrale?

Non serve il biglietto, ci possiamo andare gratuitamente seguendo il racconto di Matteo Severgnini, il direttore della Luigi Giussani High School di Kampala – Uganda.

Seve, così ci ha detto di chiamarlo, è venuto a trovarci lunedì 13 dicembre e ci ha incantati con i suoi racconti sulla vita in Uganda, il quarto paese più povero al mondo, ma un vero paradiso sulla terra: il clima é sempre primaverile, la natura sempre verde e i gorilla sono una delle attrazioni di questo paese.

Come abbiamo già accennato, però, l’Uganda é un paese povero, manca il cibo, manca l’acqua e i bambini spesso abbandonano la scuola, perché mancano strutture educative adeguate a tale compito. O meglio, mancavano. Sì, perché Matteo assieme all’associazione AVSI e all’aiuto di un’infermiera di nome Rose, ha contribuito alla costruzione della scuola che tanto desideravano alcune mamme, le mamme del gruppo Acholi.

Queste donne si erano rifugiate nei pressi di Kampala dopo essere sfuggite alle violenze di una guerra tribale nel nord dell’Uganda. E queste donne avrebbero preferito lasciarsi morire vittime della malattia che le affliggeva, l’AIDS, piuttosto che vivere nel ricordo delle atrocità subite. Ma si può cambiare e loro cambiano davvero quando si rendono conto che hanno affetti, amicizie e attenzioni.

Lo sguardo di Rose ha fatto questo miracolo: ” Tu sei un bene prezioso, tu sei un valore infinito“, con questa  frase  Rose ha accolto ognuna di loro. Sentirsi amati, voluti bene rende capaci di ricominciare. E queste donne si mettono a lavorare per  mantenere  i loro figli spaccando pietre da vendere nell’edilizia.

Nel 2010 le donne Acholi vogliono un luogo dove  i loro figli vengano educati anche quando loro non ci saranno più: chiedono una scuola bellissima. Nasce l’idea delle collane per raccogliere denaro da devolvere all’ AVSI,  che si impegna a portare a termine l’opera e a realizzare il loro sogno.

 

Francesco & Francesco Mantovan

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