La valutazione
Valutare per far crescere, non per misurare
Alla Scuola Paritaria Paolo VI, la valutazione non è mai solo un numero o un voto: è un cammino di crescita.
Valutare significa accompagnare ogni alunno a riconoscere i propri progressi, a prendere consapevolezza delle proprie capacità, a imparare dal percorso fatto.
Il giudizio viene sostituito dal dialogo educativo, volto a sostenere l’impegno, la responsabilità e l’autovalutazione.
Valutare, per noi, significa affermare il valore dell’altro: riconoscere ciò che ciascuno sta costruendo, con i propri tempi e le proprie possibilità.
Un percorso di accompagnamento
La valutazione si esprime in molte forme: attraverso le verifiche, ma anche attraverso il dialogo quotidiano, l’incoraggiamento, la correzione condivisa.
Correggere, infatti, non è giudicare: è “reggersi insieme”, aiutarsi a capire dove migliorare e come farlo, senza paura dell’errore.
In questo modo, la valutazione diventa un sostegno, un punto d’appoggio che rafforza la fiducia e la motivazione.
Ogni studente è accompagnato a sviluppare un sano rapporto con l’errore: a comprenderlo, accoglierlo e superarlo.
Già dalla prima elementare insegniamo che sbagliare è parte dell’apprendere, che il quaderno non è un luogo di giudizio, ma uno strumento di lavoro, dove si prova, si corregge, si cresce.
Un linguaggio che sostiene
Grande attenzione viene data al modo di comunicare la valutazione.
Le parole, il tono, il linguaggio sono scelti con cura, perché ogni osservazione possa incoraggiare e non scoraggiare.
Usiamo un linguaggio assertivo, che aiuta l’alunno a vedere i propri progressi e a comprendere dove continuare a impegnarsi.
Valutare senza numeri, per valorizzare la persona
Nella scuola primaria, la valutazione non prevede voti numerici: è espressa attraverso un giudizio argomentativo, che pone l’attenzione sul percorso, sugli obiettivi raggiunti e su quelli ancora da conquistare.
È una modalità che guarda al bambino nella sua globalità, non alla prestazione, e che si sviluppa giorno dopo giorno, nella quotidianità della vita scolastica.









































